MANGIA CIO' CHE LEGGI # 16: Aligot di Madame Escoffier' da "Tartufi bianchi in inverno" di N.M.Kelby



Prima d'iniziare questo romanzo,come d'abitudine ho letto un po' di recensioni sui miei blog di fiducia...tutti dicevano che era un libro carino ma i personaggi erano trattati superficialmente...secondo me hanno sbagliato l'approccio al libro. Anche io all'inizio mi sono avvicinata alla lettura pensando fosse la storia di un triangolo amoroso, invece è la storia di un uomo e l'amore della sua vita, la cucina, con un contorno di vita vissuta.
Delphine Daffis in Escoffier
 È un libro che consiglio agli amanti della cucina nel senso di chi si mette in gioco non solo a tavola ma soprattutto davanti ai fornelli. Forse sono di parte perché sto cercando di rendere un mio hobby qualcosa di concreto, ma ho trovato questo romanzo di vera ispirazione per conoscere meglio la storia della ristorazione moderna e della cucina. Mi è venuta voglia di leggere i libri di Escoffier e di studiare la vita di Sarah. L'ho trovato scritto bene e scorrevole a suo modo appassionante e commovente, tratti di un'epoca bellissima, se pur a cavallo di guerre terribili e povertà. Sarebbe stato facile ricreare una ricetta del grande Auguste citata nel libro, ma la stagione, la mia posizione geografica ma soprattutto le tasche, m'impediscono di procurarmi gamberi vivi o tartufi freschi, avrei voluto fare la famosa pesca Melba ma usare il frutto sciroppato invece di quello fresco mi sembrava un'insulto, così visto che questa è anche la storia di una donna che ha sempre dovuto condividere suo marito con il lavoro di questui, e con le sue amanti ho voluto rendere omaggio a madame Escoffier proponendovi il suo Aligot.
"Poi lui la baciò e lei baciò lui. Dopo un po' Delphine si scostò e disse:
 -Stiamo cucinando. Per favore controllati. Pela le patate tagliale a dadini e mettile nella pentola. 
Versaci sopra dell'acqua calda e un cucchiaino raso di sale-.
 -Sarebbe meglio se lasciassimo la buccia.-
 -Sarebbe meglio se lo facessi come va fatto.-"


 INGREDIENTI PER 1 PORZIONE DA PIATTO UNICO:

  • 200g di patate da gnocchi
  • 100g di formaggio giovane tipo toma piemontese 
  • 100ml di panna (anche se nel romanzo non menzionata, serve a legare)
  • sale
  • aglio
Sbucciate le patate e tagliatele a dadini copritele d'acqua calda con un pizzico di sale fino e fate cuocere finchè cominciano a sfaldarsi circa 20 minuti.

Nel frattempo, tagliuzzate il formaggio a lamelle sottili o piccoli cubetti, e scaldate la panna con mezzo spicchio d'aglio, che potete poi eliminare o schiacciare all'interno.
 Scolate le patate conservando un po' d'acqua,rimettetele nel tegame e schiacciatele

e se vi sembra bagnate con un goccio d'acqua per aiutare a sfaldarle.
Cominciate ad unire il formaggio poco alla volta mescolando con un cucchiaio di legno energicamente e vedrete come il composto comincerà a filare, aggiungete poi la panna a filo poco alla volta per rendere tutto più liscio e omogeneo.

Servite subito e caldo, un piatto povero della cucina tradizionale del sud della Francia per i lunghi inverni.

"Delphine gli porse la forchetta. -Ora mangia- 
Escoffier avrebbe voluto una scodella, ma non la chiese. L'Aligot era caldo e il formaggio gli bruciò la bocca, ma lo mangiò lo stesso e così fece lei, direttamente dal tegame ancora posato sul fornello. 
-La senzazione sul palato è meravigliosa- disse lui. "

  

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