MANGIA CIO' CHE LEGGI # 32: "Biscotti allo zucchero di canna" Ispirati dai biscotti di Dorothy del romanzo di Louise Walters
I primi capitoli mi hanno incuriosito ma non riuscivo a farmi prendere, poi all'improvviso ho letto una pagina e non sono più riuscita a fermarmi.
Due donne per di epoca e di vite diverse, ma legate da un filo degli eventi.
La storia di Roberta ragazza dei giorni nostri, una storia normale, un lavoro, una famiglia spezzata, ma un papà e una nonna importanti per lei. Una passione per lettere abbandonate nei libri usati, e poi Babunia, Dot, Dorothy, Dorothea, quattro nomi per una sola donna, ogni nome una faccia diversa.
La storia di Dorothy mi ha risucchiato nel libro, provavo quello che provava lei, l'essere donna in'epoca difficile come quella della seconda guerra mondiale, il matrimonio per scappare da una madre opresiva, il desiderio pressante di maternità, l'amore vero ma impossibile, le scelte difficili ma necessarie. Insomma un libro che ti cattura e ti fa riflettere ogni volta che lo posi. A tratti mi sono infuriata, emozionata, commossa, e spesso mi sono chiesta cosa avrei fatto io....
TRAMA:
Roberta lavora nella libreria Old and New. I libri per lei hanno un suono e un odore tutto loro e, soprattutto, parlano: raccontano storie che vanno oltre quelle stampate e Roberta ama riporli con cura negli scaffali e raccogliere le foto, le lettere e le cartoline che trova nascoste all’interno di quelli usati. Un giorno il padre le porta una valigia con dei vecchi libri di Dorothea, la nonna di Roberta, e lei trova una lettera firmata dal nonno Jan, che apparentemente non sembra avere molto senso. È indirizzata a Dorothea, che da due anni vive in una casa di riposo, ma contiene elementi che non coincidono con quello che Roberta ha sempre saputo della famiglia del padre. Cercando di dare un senso a quelle parole e all’oscuro segreto che custodiscono, Roberta rivive la tormentata storia d’amore della nonna ai tempi della seconda guerra mondiale senza rendersi nemmeno conto che sta mettendo ordine nella sua stessa vita. Lei, che ama guardare nelle vite degli altri, adesso è costretta a guardare nella propria e ad aprirsi agli altri mettendo a nudo la sua sensibilità, il suo dolore, la sua rabbia. Adesso vuole conoscere la verità, vuole dipanare ogni dubbio e vivere pienamente la propria vita senza la zavorra di cose non dette, passioni mai dichiarate, segreti che possono restare intrappolati dentro di noi
INGREDIENTI:
Montate con le fruste elettriche il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema, aggiungete l'uovo e l'essenza di vaniglia, mescolate poco e poi aggiungete la farina con il bicarbonato e il sale setaggiati, mescolate ancora con le fruste fino ad ottenere un composto sabbioso umido.
Raggruppate con le mani in una palla e lasciate riposare in frigorifero finchè il forno non sarà caldo a 180°.
Foderate una placca con della carta forno, io ho fomato i miei biscotti con un porzionatore da gelato piccolo, quello da 3 cm, ma se non l'avete usate pure un cucchiaino. Disponete le palline d'impasto ben distanziate tra loro e cuocete per 10 minuti circa. I biscotti si allargheranno ma manterranno comunque una forma tonda, dovranno essere morbidi e dorati in superficie. Fateli raffreddare completamente.
La casa prenderà un confortante profumo di caramello e vaniglia, sono veramente semplici da preparare, senza bisogno di sporcare tutto di farina, in 30 minuti otterrete dei biscotti fragranti da leccarsi i baffi!
Perfetti per il tè e un buon libro!
Due donne per di epoca e di vite diverse, ma legate da un filo degli eventi.
La storia di Roberta ragazza dei giorni nostri, una storia normale, un lavoro, una famiglia spezzata, ma un papà e una nonna importanti per lei. Una passione per lettere abbandonate nei libri usati, e poi Babunia, Dot, Dorothy, Dorothea, quattro nomi per una sola donna, ogni nome una faccia diversa.
La storia di Dorothy mi ha risucchiato nel libro, provavo quello che provava lei, l'essere donna in'epoca difficile come quella della seconda guerra mondiale, il matrimonio per scappare da una madre opresiva, il desiderio pressante di maternità, l'amore vero ma impossibile, le scelte difficili ma necessarie. Insomma un libro che ti cattura e ti fa riflettere ogni volta che lo posi. A tratti mi sono infuriata, emozionata, commossa, e spesso mi sono chiesta cosa avrei fatto io....
Non potevo non parlarvi di questo libro e non proporvi una ricetta tratta da esso...
"gradite un biscotto? Li ho fatti stamattina. Mancano un po' di zucchero ma sono commestibili..."Quindi BISCOTTI....ma visto che non ho problemi a reperire lo zucchero, spero che oltre a essere commestibili siano anche buoni!
TRAMA:
Roberta lavora nella libreria Old and New. I libri per lei hanno un suono e un odore tutto loro e, soprattutto, parlano: raccontano storie che vanno oltre quelle stampate e Roberta ama riporli con cura negli scaffali e raccogliere le foto, le lettere e le cartoline che trova nascoste all’interno di quelli usati. Un giorno il padre le porta una valigia con dei vecchi libri di Dorothea, la nonna di Roberta, e lei trova una lettera firmata dal nonno Jan, che apparentemente non sembra avere molto senso. È indirizzata a Dorothea, che da due anni vive in una casa di riposo, ma contiene elementi che non coincidono con quello che Roberta ha sempre saputo della famiglia del padre. Cercando di dare un senso a quelle parole e all’oscuro segreto che custodiscono, Roberta rivive la tormentata storia d’amore della nonna ai tempi della seconda guerra mondiale senza rendersi nemmeno conto che sta mettendo ordine nella sua stessa vita. Lei, che ama guardare nelle vite degli altri, adesso è costretta a guardare nella propria e ad aprirsi agli altri mettendo a nudo la sua sensibilità, il suo dolore, la sua rabbia. Adesso vuole conoscere la verità, vuole dipanare ogni dubbio e vivere pienamente la propria vita senza la zavorra di cose non dette, passioni mai dichiarate, segreti che possono restare intrappolati dentro di noi
INGREDIENTI:
- 180g di farina 00
- 60g di zucchero di canna integrale meglio se il muscovado
- 120g di burro a temperatura ambiente bello morbido
- 1 uovo leggermente sbattuto
- qualche goccia di essenza di vaniglia
- un pizzico di sale
Montate con le fruste elettriche il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema, aggiungete l'uovo e l'essenza di vaniglia, mescolate poco e poi aggiungete la farina con il bicarbonato e il sale setaggiati, mescolate ancora con le fruste fino ad ottenere un composto sabbioso umido.
Raggruppate con le mani in una palla e lasciate riposare in frigorifero finchè il forno non sarà caldo a 180°.
Foderate una placca con della carta forno, io ho fomato i miei biscotti con un porzionatore da gelato piccolo, quello da 3 cm, ma se non l'avete usate pure un cucchiaino. Disponete le palline d'impasto ben distanziate tra loro e cuocete per 10 minuti circa. I biscotti si allargheranno ma manterranno comunque una forma tonda, dovranno essere morbidi e dorati in superficie. Fateli raffreddare completamente.
La casa prenderà un confortante profumo di caramello e vaniglia, sono veramente semplici da preparare, senza bisogno di sporcare tutto di farina, in 30 minuti otterrete dei biscotti fragranti da leccarsi i baffi!
Perfetti per il tè e un buon libro!
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