Crostata all'uva Quagliano senza glutine in friggitrice ad aria


 Settimana scorsa ho acquistato due grappoli di uva del vitigno Quagliano, la bacca nera tipica delle colline Saluzzesi. E` si un'uva da tavola ma è sopratutto usata per produrre un vino DOC dal sapore amabile e dolce, proprio denominato Quagliano.

L'ho utilizzata come accompagnamento in un tagliere di formaggi e salumi ma sopratutto per farci una favolosa crostata in stile apple pie americana.

Il problema è che ero rimasta senza farina bianca ma ormai avevo in testa questo dolce, così ho scavato nella dispensa creando una pie crust di farine alternative, avena, riso e maizena. Ero un po' preoccupata della sua riuscita, così ho chiesto consiglio alla mia esperta di fiducia di dolci senza glutine Monica Bellin. Mi ha tranquillizzato, dicendomi che l'impasto una volta cotto sarebbe rimasto più friabile ma comunque ottimo.

Abbiamo così intrapreso una piacevole chiacchierata sulle farine senza glutine, io sono proprio ignorante in materia, mi ha detto di consigliarvi di controllare sempre che sulla confezioni ci sia il marchio gluten free della spiga barrata per non rischiare spiacevoli conseguenze se servite il dolce ad un celiaco.



Mi stavo dimenticarvi di dirvi che con questo dolce ho finalmente raggiunto il mio scopo di cuocere BENE i dolci in friggitrice ad aria! Fino a questo momento non ero propriamente soddisfatta delle mie torte, ma ora ho capito come ottenere un buon risultato, ovvero bisogna abbassare la temperatura di cottura per permettere al cibo di cuocere in maniera uniforma senza bruciare in superficie.

Basta sproloquiare, passiamo alle cose importanti, procuratevi una teglia in alluminio sottile di 20 cm di diametro o che stia all'interno della vostra friggitrice ad aria.

INGREDIENTI per una crostata da 20 cm:

per l'impasto

  • 100 g di farina di riso
  •  100 g di farina di avena
  • 50 g di maizena
  • 125 g di burro freddo
  • 25 g di zucchero di canna
  • 3,5 cucchiai di acqua freddissima
per la farcia
  • 400 g di acini di uva Quagliano (o nera)
  • 20 g di burro
  • 3 cucchiai di zucchero di canna
  • 3 cucchiai di farina di mais fumetto
  • scorza grattugiata di mezzo limone bio

Mettete tutti gli ingredienti dell'impasto nel robot da cucina e frullate alla massima potenza finché non otterrete un'unica massa ben amalgamata.
Raccogliete l'impasto ottenuto, avvolgetelo in pellicola trasparente e fatelo riposare in frigorifero per 30 minuti.

Intanto imburrate ed infarinate la teglia, prendete la pie crust e tagliatela non proprio a metà; la parte più grossa servirà per foderare la teglia, mentre la metà più piccola per chiudere la crostata.
Stendete le due parti con il mattarello di uno spessore di circa un centimetro, il disco più grande sistematelo nella teglia; forate con i rebbi di una forchetta tutto il fondo.
Lavate gli acini e conditeli con tutti gli ingredienti della farcia, dopodiché versate tutto il composto all'interno della teglia e livellatelo.
Coprite la crostata con il secondo disco più piccolo e sigillate il bordo, pizzicandolo con le dita. Praticate dei fori sulla superficie, io ho utilizzato u piccolo taglia biscotti e con lo scarto ho decorato il bordo.
Trasferite la teglia nel cestello della friggitrice ad aria e cuocete per 30 minuti a 160°, poi 10 minuti a 180° così da donare un bel colore alla superficie del dolce.

La crostata risulterà più friabile di una fatta con la farina 00, tanto che se la servirete subito quando è ancora calda, non terrà bene la fetta anche perché l'uva prenderà la consistenza della marmellata. 
Sembrerà più un crumble ma se accompagnerete la vostra porzione con del gelato fiordilatte, l'aspetto non conterà più. Se invece fate raffreddare completamente il dolce, la fatta manterrà meglio la forma e il gusto sarà strepitoso lo stesso.

Con questa crostata partecipo all'iniziativa di Monica Bellin  su instagram, #mercoledisenzaglutine

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