Roast beef in friggitrice ad aria
Il roast beef penso sia il mio tipo di arrosto preferito da sempre, sin da quando sono bambina.
Sicuramente perché è un taglio di carne magro, infatti da piccola non sopportavo gli arrosti coi nervetti o con il grasso, come non amavo le salse con la cipolla nel fondo o pezzetti vari.
Mia mamma prepara un ottimo roast beef in pentola a pressione, io crescendo mi sono specializzata in questo taglio di carne tanto che mi sono comprata la teglia apposita per farlo in forno.
Ho imparato a farlo anche nella pentola a pressione elettrica ma adesso la sfida era riuscire a cuocerlo in friggitrice ad aria.
Osservando mia mamma o mio nonno cucinare, ho imparato che qualsiasi tipo di arrosto andrebbe sigillato prima facendolo rosolare in un grasso all'interno della pentola e così ho sempre fatto prima di infornare il mio roast beef o di cuocerlo nella pentola a pressione elettrica.
In questa ricetta invece ho provato soltanto a massaggiare la carne con gli aromi ed a cuocerlo direttamente così e devo dire che la carne è rimasta eccezionale, tenera, succosa e per niente asciutta, c'è voluto veramente pochissimo tempo di esecuzione.
Sicuramente perché è un taglio di carne magro, infatti da piccola non sopportavo gli arrosti coi nervetti o con il grasso, come non amavo le salse con la cipolla nel fondo o pezzetti vari.
Mia mamma prepara un ottimo roast beef in pentola a pressione, io crescendo mi sono specializzata in questo taglio di carne tanto che mi sono comprata la teglia apposita per farlo in forno.
Ho imparato a farlo anche nella pentola a pressione elettrica ma adesso la sfida era riuscire a cuocerlo in friggitrice ad aria.
Osservando mia mamma o mio nonno cucinare, ho imparato che qualsiasi tipo di arrosto andrebbe sigillato prima facendolo rosolare in un grasso all'interno della pentola e così ho sempre fatto prima di infornare il mio roast beef o di cuocerlo nella pentola a pressione elettrica.
In questa ricetta invece ho provato soltanto a massaggiare la carne con gli aromi ed a cuocerlo direttamente così e devo dire che la carne è rimasta eccezionale, tenera, succosa e per niente asciutta, c'è voluto veramente pochissimo tempo di esecuzione.
Il taglio che ho utilizzato l'ho acquistato su Fagoi, uno shop online per fare la spesa solamente in provincia di Cuneo. Su Fagoi si trovano eccellenze del territorio in cui vivo tra cui la carne degli amici della piemontese, un'associazione che alleva in modo etico gli animali che tratta.
INGREDIENTI per 4 persone:
- 500 g di taglio da roast beef già legato
- 1 cucchiaino di sale fino
- 1 cucchiaino di pepe nero
- 1 cucchiaino di erbe di Provenza
- mezzo cucchiaino di aglio in polvere
In una ciotola mescolate tutte le spezie e le erbe aromatiche; con la miscela ottenuta massaggiate la carne in modo da ricoprirla interamente.
Il roastbeef ha bisogno di uno shock termico elevato quindi, questo è uno dei rari casi in cui preriscaldo la friggitrice ad aria.
Il mio modello arriva fino a 205 °; la metto la massima potenza e la preriscaldo per 5 minuti.
Una volta terminato questo tempo inserisco il roast beef immediatamente nel cestello, chiudo e imposto 15 minuti sempre alla massima temperatura.
Quando la carne sarà cotta, tastandola con un dito dovrete sentirla compatta ma ancora leggermente morbida verso l'interno. Per essere sicuri potete cuocere il pezzo di carne con un termometro apposito la temperatura interna deve aggirarsi tra i 52° e i 59°.
Se eventualmente volete una carne più cotta lasciatela anche 20 minuti altrimenti anche solo 10 se preferite una fetta più al sangue.
Una volta che l'arrosto sarà pronto, avvolgetelo in un foglio di carta di alluminio e lasciatelo riposare 10 minuti in modo che riassorba i suoi succhi.
Avete visto che con la friggitrice ad aria diventa tutto più semplice, veloce e soprattutto adesso che andiamo verso la bella stagione, è una preparazione che non necessita né di accendere il forno né di stare davanti ai fornelli caldi, si può preparare in anticipo per avere una cena squisita preparata con un po' di organizzazione.
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